Le origini dell’olio d’oliva, tra mito e storia

Le origini dell’olio d’oliva tra mito e storia

Le radici dell’olio d’oliva come elemento immancabile sulle nostre tavole sono tracciabili a circa 4000 anni prima della nostra era. Ne sono prova anfore e recipienti per la sua conservazione ritrovati  a Creta, nella culla della civiltà mediterranea.

Le origini dell’olio d’oliva tra mito e storia

Olio d’Oliva – La Storia

 

Oltre ai reperti archeologici siamo a conoscenza di molte menzioni dell’ “oro liquido” (così il poeta latino Omero definiva l’olio di oliva) tra le quali una particolarmente significativa nella mitologia greca.

Olio d’oliva – Il Mito


Gli antichi Greci narravano di una gara fra il dio del mare Poseidone e la dea della pace e della sapienza Atena. La vittoria sarebbe stata assegnata a chi avesse prodotto il dono più utile per la città recentemente costruita nella regione greca dell’Attica. Poseidone colpì una roccia col suo tridente e ne scaturì una sorgente.

L’acqua cominciò a fluire e, dalla sorgente, apparve il cavallo, simbolo di forza e potenza e aiuto prezioso in guerra. Quando venne il turno di Atena, la dea conficcò nel terreno la lancia, che trasformò in un olivo, simbolo di pace e fonte di cibo e di combustibile. Il dono di Atena fu considerato il più grande e la nuova città fu chiamata in suo onore Atene. L’olivo è tuttora considerato un dono divino e un olivo cresce ancora sull’acropoli di Atene.

rami di ulivo con bottiglia di olio davanti a santuario della Madonna Del Sabato di Minervino Murge

Il territorio dell’italia meridionale era già cosparso di piante di ulivo da ben prima dell’insediamento romano (molto probabilmente a partire dal Mesolitico), ma furono proprio i romani a studiare l’oliva e ad affinare la sua coltivazione e lavorazione.

Con l’inizio dell’epoca Romana il commercio dell’olio di oliva si sviluppò e divenne un mercato fiorente, a cui corrispose l’invenzione e la costruzione di macchinari ed utensili per la lavorazione ed il trasporto, tra cui presse, macine e anfore. Questo prezioso liquido veniva utilizzato anche in altri ambiti oltre a quello alimentare, ovvero come unguento per massaggi o per l’igiene. 

L’olio e la Puglia

Nello specifico l’area pugliese è storicamente un’area con un microclima particolarmente favorevole alla coltivazione di di varie tipologie olive di eccellente qualità: questo fu sinonimo di una crescita nella quantità di produzione che ha portato la Puglia ad avere il primato in quantità, varietà e qualità di produzione dell’olio a partire dal 1700.

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